Fritola classica
La fritola veneziana è un dolce fritto tipico del periodo di Carnevale a Venezia. Si tratta di una bontà dorata e deliziosa a base di farina, uova, latte, uvetta e pinoli, ricoperta di abbondante zucchero semolato.
Le sue origini risalgono al Medioevo, quando i veneziani festeggiavano il Carnevale con banchetti e giostre. La fritola divenne presto un simbolo di questa festività, preparata in casa dalle famiglie o venduta dai "fritoleri", venditori ambulanti che si trovavano nelle piazze e calli della città.
La fritola veneziana ha una forma irregolare simile a una ciambella, con una superficie dorata e croccante e un interno morbido e soffice. L'impasto, arricchito con uvetta e pinoli, sprigiona un aroma irresistibile. Esistono diverse varianti della ricetta, alcune con l'aggiunta di grappa, miele o altri aromi.
Preparazione:
La preparazione della fritola veneziana richiede tempo e pazienza. L'impasto deve essere lavorato con cura e lasciato lievitare per ottenere la giusta consistenza. Una volta fritte in olio bollente, le fritole vengono cosparse generosamente di zucchero semolato.
500 g di farina
Due bicchieri di latte
Due uova
130 g di uvetta sultanina
80 g di zucchero
40 g di lievito di birra
Due bicchierini di grappa
Scorza grattugiata di un limone
Sale
Un pizzico di cannella in polvere
Si comincia pulendo l'uvetta e poi la si deve mettere in ammollo nella grappa. A parte in un mezzo bicchiere di acqua tiepida viene diluito il lievito.
In una terrina capiente si deve mettere la farina incorporandoci il latte lo zucchero e la scorza di limone insieme al pizzico di cannella e il sale. Bisogna mescolare tutto molto bene, e poi mi si uniscono lievito di birra e l'uvetta sultanina con la grappa che rimane.
Continuando ad amalgamare, bisogna che il composto risulti morbido una volta terminata la lavorazione bisogna coprirlo con un panno e lasciarlo riposare per almeno qualche ora.
Dopo che la lievitazione è completata si passa a scaldare in una padella capiente l'olio che una volta in temperatura sarà pronto ad accogliere piccole dosi del composto distanti l'una dall'altra e si lasciano friggere finché non raggiungono la colorazione desiderata che ne segnala la perfetta cottura.
Una volta disposta sul piatto da portata ci può decidere se lasciarle così o coprirle con una spolverata di zucchero vero.
Una variante vuole che oltre all'uvetta sultanina venga aggiunto anche una dose di pinoli.
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