Festa delle marie

Grande sarebbe stata la festa, che però venne rovinata da un'incursione di alcuni pirati istriani che irrompendodurante i festeggiamenti rapirono tutte le spose e le loro damigelle per poi fuggire in maniera fulminea. 

La reazione dei veneziani non si fece attendere molto il doge stesso, Pietro Candiano terzo, guidò il giorno successivo una spedizione alla ricerca dei pirati e per poter liberare le giovani. Una volta raggiunti non molto lontano, i pirati furono sopraffatti dai veneziani e massacrati: affinché non fosse data loro degna sepoltura i resti vennero gettati in mare come punizione. Riportate in patria le belle fanciulle, da quel giorno è tradizione scegliere due tra le più belle ragazze di ogni Sestriere e portarle in processione da castello per la città fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria formosa. 

In quell'occasione anche il doge partecipava ai festeggiamenti e con una processione dal Palazzo Ducale arrivava fino a quest'ultima Chiesa. Quest'ultima chiesa era scelta non a caso, in quanto durante la spedizione contro i pirati gli abitanti di quella parrocchia si distinsero per il loro coraggio e tra l'altro era una delle più antiche chiese di Venezia dedicate a Maria. 

La festa poi continuava con uno scambio di doni tra il doge e il parroco della chiesa; nel corso degli anni poi per via dell'elevato spreco di denaro, questa festa e tradizione venne lentamente abbandonata: in un momento successivo le ragazze che venivano portate in processione vengono sempre di più diminuite per poi passare a delle raffigurazioni su legno ,le cosiddette Maria de Tola, per poi cessare del tutto nel 1379. 

Solo in un periodo molto recente ci sta tentando il recupero di questa tradizione.