Chiesa dei Gesuati ( Santa Maria del Rosario )

La chiesa si affaccia sul Canale della Giudecca e rappresenta una delle opere più importanti dell'architetto Giorgio Massari.

La Chiesa dei Gesuati fu costruita tra il 1726 e il 1743 per i Domenicani, che avevano acquisito il terreno dai Gesuati, un ordine religioso soppresso nel 1668. I Gesuati, nonostante il nome, non avevano nulla a che fare con la Compagnia di Gesù (i Gesuiti). Essi erano un ordine laico dedicato alla preghiera e al lavoro manuale, fondato nel XIV secolo. Dopo la soppressione dell'ordine, i Domenicani presero il loro posto e decisero di costruire una nuova chiesa, affidando il progetto a Massari.

Architettura Esterna

La facciata della chiesa, imponente e maestosa, è un esempio tipico del barocco veneziano. Realizzata in pietra d'Istria, è divisa in tre ordini e presenta una ricca decorazione scultorea. Le statue dei santi Domenicani adornano la facciata, conferendo un senso di solennità e devozione. Al centro, sopra il portale principale, si trova una grande finestra semicircolare che illumina l'interno della chiesa.

Interno

L'interno della Chiesa dei Gesuati è altrettanto sfarzoso e riflette l'opulenza del barocco veneziano. È a navata unica, con tre cappelle per lato e un presbiterio profondo. Le pareti sono decorate con stucchi dorati e affreschi di straordinaria bellezza.

Uno degli elementi più sorprendenti dell'interno è il ciclo di affreschi realizzati da Giambattista Tiepolo, uno dei più grandi pittori veneziani del XVIII secolo. Tra il 1737 e il 1739, Tiepolo dipinse il soffitto con scene della Vita di San Domenico e altri episodi biblici, creando un effetto di grande drammaticità e movimento. Gli affreschi sono caratterizzati da colori vivaci e da un uso sapiente della luce e dell'ombra, che conferisce una straordinaria profondità alle scene rappresentate.

Opere d'Arte

Oltre agli affreschi di Tiepolo, la chiesa ospita numerose altre opere d'arte di grande valore. Tra queste, spiccano i dipinti di Jacopo Marieschi e di Sebastiano Ricci, nonché sculture di Giovanni Maria Morlaiter. L'altare maggiore, progettato da Massari, è un capolavoro di marmi preziosi e intagli elaborati, con una pala d'altare raffigurante la Madonna del Rosario.

È interessante notare come la costruzione della grande chiesa dei Gesuati abbia comportato la demolizione di parte dell'antico chiostro situato a sinistra. Inoltre, la chiesa si estendeva sopra il braccio del rio della Carità, che si piegava parallelamente al canale della Giudecca per poi confluire nel rio di Sant'Agnese. Entrambi i rii furono interrati nel XIX secolo, ma sul lato destro della chiesa è ancora visibile l'imboccatura murata di una struttura a ponte, creata per permettere all'acqua di scorrere sotto la navata fino al limite del presbiterio.

Questo arco murato, chiuso da una chiave di volta decorata con l'emblema dell'ordine Domenicano, sorretto da un cane, un simbolo frequentemente associato ai Domenicani stessi, rappresenta un interessante retaggio del passato e un esempio di come le strutture ecclesiastiche si adattassero all'ambiente lagunare veneziano.