I Pili di Piazza San Marco




Si tratta di tre Pili di bronzo fusi nel 1505 da Alessandro Leopardi.

Si trovano di fronte alla Basilica di San Marco e a fianco del Campanile di San Marco

Nel 1505 furono innalzati i tre pili definitivi di Piazza San Marco, disegnati e fusi in bronzo da Alessandro Leopardi, già noto per la fusione della statua equestre di Colleoni.

Gli eleganti bassorilievi di Leopardi, di ispirazione lombardesca, adornano i pili: sul pilo centrale sono raffigurati la Giustizia e l’elefante, simbolo di forza e prudenza (ovvero del buongoverno), mentre sui pili laterali si trovano rappresentazioni dei frutti del mare, portati da nereidi e tritoni (sul pilo verso il bacino), e dei frutti della terra, con una vite offerta da un satiro a Tritone sull'altro pilo (Salvadori).

Questi pili sostituirono i pennoni precedenti, per i quali nel 1486 Pietro Lombardo e Marco Codussi avevano ricevuto un pagamento. Il primo stendardo, quello centrale, fu collocato nel 1501 in sostituzione dell’unico pilo risalente al 1375. Con la conquista della terraferma da parte di Venezia, furono aggiunti i due pili laterali a simboleggiare il dominio del mare e quello della terraferma.

Tutti e tre hanno dei nomi precisi: di Cipro, di Creta e di Morea. Tuttavia, per alcuni, esse rappresentano anche l'indipendenza veneziana dalla Chiesa, dall'Impero d'Occidente e dall'Impero d'Oriente.

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